Se avete appena indetto una raccolta fondi per il vostro club, potreste dialogare con la dirigenza per decidere come investire il denaro raccolto, a meno che non sia già stato stanziato per determinate attività. Ecco alcune problematiche comuni e suggerimenti.
I costi delle società dilettantistiche
Le concessioni dei terreni comunali rappresentano una delle maggiori voci di spesa delle società, insieme alla loro manutenzione. A conferma di questo, basti pensare che il Comune di Roma, durante la pandemia, ha sospeso il pagamento del canone, per evitare il collasso di molti club.
Una volta pagate le spese, può non restare molto da investire, ad esempio, nella promozione e nell’organizzazione di eventi extra. In questo senso, un po’ di denaro in più non può che essere di aiuto.
I terreni di gioco
Campi in erba o sintetici, illuminazione, sistemi di recinzione e di allarme, gli spogliatoi, gli spalti: un impianto sportivo ha bisogno di costanti interventi di ammodernamento, che vanno oltre la manutenzione di routine.
Non solo si tratta di strutture esposte alle intemperie, ma sono sottoposti anche a usura costante. Per garantire una buona illuminazione notturna o una nuova copertura per le gradinate, una raccolta fondi può essere la soluzione per non dover rimandare i lavori.
Le strutture annesse ai campi
La recente giornata internazionale dedicata alle persone con disabilità vuole cercare di sensibilizzare anche sui problemi legati all’accessibilità.
In questo senso, è necessario provvedere a rendere gli impianti sportivi dei luoghi che celebrano l’inclusione, attraverso lavori di ristrutturazione ad hoc. Così facendo, la società potrebbe anche includere nella sua offerta formativa corsi specifici per chi soffre di un deficit motorio.